sabato 4 giugno 2011

non sono morta

Non so se interessa ma, in effetti, sono ancora di questo mondo.

...per di più assolutamente libera da qualsivoglia benzodiazepina!

E vai.

martedì 28 dicembre 2010

Il fondo è abbastanza profondo

Alla fine cedetti.
Cedetti alle lusinghe di una calma che si sgocciola suadente nel bicchiere.
L'ho presa in prestito dal cassetto di mia madre, che sembra la bottega di uno spacciatore ben organizzato.
"E' per i momenti difficili" ho sentenziato.
"Ah. Allora va bene"
Mia madre è comprensiva quando meno te lo aspetti.
Generalmente in situazioni paradossali, generalmente in quelle situazioni in cui ogni altra madre ti darebbe uno schiaffone.
Io invece ho preso schiaffoni quando proprio non c'era nemmeno un pelo fuori posto e, viceversa, comprensione quando una strigliata avrebbe calzato a pennello.
Mia madre è fatta a rovescio come sua figlia.
E questo, tanto per cambiare, mi terrorizza.
E la lista delle paure inspiegabili si allunga.

giovedì 16 dicembre 2010

Mente e Corpo

Mente e corpo scombussolati da qualcosa che c'è ma non si tocca.
Perchè c'è e cerca indissolubilmente di avere la meglio e di tenere il comando.
Respiro, ma serve a poco.
Sono stanca, vorrei dormire ed essere lasciata in pace dai mille pensieri che mi affollano.
Godere di tempo libero e goderne davvero.
Sentirmi libera e non in catene.

Sono andata da una psicologa e mi ha preso in terapia.

Mi ha accolto esattamente come pensavo che avrebbe fatto, ovvero non facendomi sentire strana, ma solo migliorabile.

Questa sensazione mi è piaciuta e mi ha convinto, ma devo ammettere che la terapia si sta rivelando.
...invadente...profonda...apre domande...e vasi di pandora a non finire.
Mi sembra di cercare un ago in un pagliaio e più tiro fuori cose e più vengon fuori cose.
Le ho espresso subito questo mio disagio, ovvero il rendermi conto che non c'è una direzione ... in questa cosa che per me è assai sconosciuta (la psicoterapia).

Sinceramente esco dalle sedute molto rilassata, benchè certa che nel pentolone c'è ancora un polentone non molto appetibile da travasare.

"E normale" dice lei " che all'inizio non ci sia direzione. bisogna trovarla."

E ovvio: se la strada fosse chiara non sarei approdata lì, ma questa incertezza mi infastidisce.
E per di più mi fa dubitare che non sia uno spreco di tempo e danaro.
Staremo a vedere.

Forse dovrei  essere così brava da iniziare fin d'ora a fare una cernita di cose e pensieri.
Per esempio so benissimo che tutto quello che adesso sto passando ha radici profonde.
E' utile scavare?
E' effettivamente utile disseppellire ciò che il tempo, per sua natura e istinto, ha voluto seppellire?

Mi chiedo se non sia più saggio andare al dunque e rispondere ad una semplice domanda.

Perchè io oggi ho una sensazione così intensa di non poter avere il controllo sull'ansia e la paura?
Perchè non riesco a governarla?
Perchè prevalica?

Okkei, lo so che ho una fragilità inespressa, lo so che indosso una corazza coiriacea a scopo preventivo, lo so che dall'infanzia ci sono stati un sacco di condizionamenti familiari che mi hanno portato ad essere quella che sono.
Lo so.
E' inutile stare a rivangare.
Lo so, perbacco.

Ma ora, adesso, esattamente in quest'istante...perchè mai non posso fare come voglio io? A modo mio?
E invece devo fare tutto a modo suo?
Al modo di .... ANSIA?

Le risposte alla prossima puntata.
Anzi, mi sa che la prossima seduta la inizio così.

sabato 11 dicembre 2010

Lettera ad Ansia, detestabile compagna di stanza

Ciao Ansia,
è da un po' che conviviamo e voglio essere franca con te, come tu lo sei con me.
Stai invadendo il mio spazio.
Non è divertente incontrarti in ogni angolo della casa.
Non è bello che mi segui sul lavoro.
E poi chiedi troppo.
Chiedi un'agenda sempre in ordine, una casa pulita, una Lady sempre in ordine e sempre col sorriso e possibilmente mai arrabbiata.
Chiedi silenzio ma offri trambusto.
Chiedi sonno ma regali insonnia.
Chiedi cibo ma vuoi il peso forma.
Chiedi troppo di tutto e il contrario di tutto.
Sei decisamente una coinquilina invadente ed eccessivamente esigente.
E non paghi nemmeno l'affitto.
Volevo fosse chiara una cosa: non comandi tu.
Possiamo convivere civilmente se vuoi.
Puoi, al limite, far discretamente presente il tuo parere, quando proprio lo ritieni indispensabile, ma nulla più.
Non cederò alle lusinghe di una pillola rossa o di una pillola blu, solo perchè tu vuoi fare i tuoi comodi in mia assenza.
Puoi restare se vuoi, buona in un angolo, però, e fare quel che devi fare solo quando ce n'è effettivamente bisogno.
Anche perchè, Ansia, te lo dico col cuore: tu esageri troppo spesso.
Non va bene, perdi di vista il tuo scopo, il tuo obbiettivo.
Parli a sproposito e ti rendi inadatta alle situazioni.
Ma forse, con un po' di pazienza possiamo migliorarci entrambe.
Sarà un duro lavoro ma possiamo farcela.

Senza rancore.

Lady

domenica 28 novembre 2010

quasi fatta

Ce l'avevo quasi fatta quest'estate.
un'insalata a pranzo e una  a cena e basta.
Poi una sera una mia amica mi ha detto: "come sei magra".
Finalmente qualcuno che si accorge dei miei sforzi.
Lui niente, non fa caso nè alle parole di lei nè al mio sguardo a un passo dai lacrimoni di commozione.
Niente altro che inutile vuoto.
"mah, sì..." sbiascico io "è stato un periodo un po' impegnativo".
Impegnativo un cazzo.
Impegnativo nel senso che sono morta di fame.

poi mi sono rotta.
L'ho voluto cooclare, fargli torte che non mangia, riempire il frigo con spese che ignora (salvo la maionese, il prosciutto cotto e il ketchup, che se mancano vien giù il cristo), preparare impeccabili e abbondanti cene esotiche che fagocita con l'imbuto per non perdersi nemmeno un attimo dei simpson.
E alla fine ho mangiato tutto io.
E alla fine mangio ancora.

martedì 23 novembre 2010

corsi di apprendimento per donne frigide

Pensavo di esserlo.
L'ho pensato per tantissimi anni.
In realtà è facile non sapere che cos'è un orgasmo se non l'hai mai avuto, è difficile immaginarselo, anche quando ti viene spiegato con aggettivi adatti per lo più a fuochi d'artificio.
Gli uomini sono generalmente incapaci di sapere cosa piace ad una donna.
Sono frettolosi, avidi e incapaci.
Comunque non posso dire che il sesso non mi piacesse.
Non potrei nemmeno giurare che "fingevo".
In realtà ogni volta c'è sempre stato, durante il sesso, quell'attimo migliore degli altri.
Un attimo, che, però, mi lasciava comunque dubbiosa.
Poi, un giorno, per caso, lui ha fatto la magia.
Non è stato nè avido, nè frettoloso, nè incapace.
Dopo i fuochi d'artificio, che in effetti rendono bene l'idea ... ho capito!
La buona notizia è che , a questo punto, sono certa che non esistono donne frigide.
La cattiva notizia è che ancora non hanno inventato corsi di recupero per donne che si considerano frigide.
Potrei cominciare a stilare un programma di apprendimento efficace, ma mi rendo conto che sarebbe un'impresa poco ortodossa.
Comunque l'orgasmo è stata una scoperta sensazionale.
Rivoluzionaria.
Assolutamente sottovalutata dalla scienza e dalla fantascienza.
Non è una sensazione corporea.
Va al di là.
E per una come me, che crede fermamente nell'esistenza dell'anima, ne è la prova fulminante.
Donne, dunque, non siate frigide, perchè, in effetti, non lo siete affatto.

lunedì 15 novembre 2010

Ma perchè

Paura, ansia, tensione.
Alterno gocce di valeriana a tazzine di caffè.
Ergo: è tutto inutile.
Io adoravo mangiare.
Adoravo il sapore delle cose.
Ora non più.
Mangiare, talvolta, mi aiutava anche a superare gli sporadici stati d'ansia.
Probabilmente ora, dato che l'ansia è una costante, anche il cibo ha perso la sua capacità blandamente sedativa.
Non ho ancora chiamato il medico per sapere se posso avere un po' di benedette benzodiazepine, probabilmente perchè so che me le darebbe e non mi piace intossicarmi di farmaci.
Fortuna che la penso così, direte.
Beh, non è mica detto.
Ricordo che quando mio babbo era in ospedale e sottoposto a terapia del dolore si ostinava a non voler usare il magico bottone che gli consentiva di attingere alla fonte della morfina.
Piuttosto sudava blu dal dolore ma sapere che da quella flebo sgocciolava droga liquida lo faceva incazzare a morte.
Per cui sopportava.
Il dolore non serve a nessuno, dicevano i medici.
Impara a far scorrere il dolore, diceva il mio mastro yogi.
Chi ha più ragione?
E' evidente che mio babbo è un potenziale yogi, anche se ancora non lo sa.
E io?
Quanto resisterò all'ansia?
Quanto ci vorrà perchè mi cresca sufficiente pelo sullo stomaco in grado di proteggermi da tutte le paure e timori?
Per ora l'unica certezza è che questa situazione di precario equilibrio ed esplosiva fragilità si riflette in maniera assai negativa anche sul mio rapporto col cibo.
Mi si chiude lo stomaco e più mi si chiude e più sono pervasa da un immotivato senso di potere.
Perchè su qualche cosa, almeno, so di poter avere il controllo quasi assoluto.
Però il non dormire mi devasta.
Sulla mancanza di controllo dalla stanchezza e dal sonno devo ancora lavorare parecchio.
Ero un ghiro, io.
Che bello svegliarsi la mattina dopo otto ore di sonno filato e sentirsi riposati e appagati.
Ora tutto ciò è solo un ricordo. Vago.
Ieri sera ho provato un pillolina  - naturale, sia ben chiaro! - che mi ha dato il farmacista.
Doveva essere una roba efficace anche per chi affronta un fuso orario di 12 ore.
Risultato: torpore, stanchezza infinita.... e uno straordinario mal di testa!
Morale: mi sono addormentata perfino un'ora dopo rispetto al solito.
Meraviglioso. :(
Mi sa che non c'è storia: se la situazione non migliora ci vuole qualcosa di chimico ed infallibile.
Che palle!