martedì 28 dicembre 2010

Il fondo è abbastanza profondo

Alla fine cedetti.
Cedetti alle lusinghe di una calma che si sgocciola suadente nel bicchiere.
L'ho presa in prestito dal cassetto di mia madre, che sembra la bottega di uno spacciatore ben organizzato.
"E' per i momenti difficili" ho sentenziato.
"Ah. Allora va bene"
Mia madre è comprensiva quando meno te lo aspetti.
Generalmente in situazioni paradossali, generalmente in quelle situazioni in cui ogni altra madre ti darebbe uno schiaffone.
Io invece ho preso schiaffoni quando proprio non c'era nemmeno un pelo fuori posto e, viceversa, comprensione quando una strigliata avrebbe calzato a pennello.
Mia madre è fatta a rovescio come sua figlia.
E questo, tanto per cambiare, mi terrorizza.
E la lista delle paure inspiegabili si allunga.

giovedì 16 dicembre 2010

Mente e Corpo

Mente e corpo scombussolati da qualcosa che c'è ma non si tocca.
Perchè c'è e cerca indissolubilmente di avere la meglio e di tenere il comando.
Respiro, ma serve a poco.
Sono stanca, vorrei dormire ed essere lasciata in pace dai mille pensieri che mi affollano.
Godere di tempo libero e goderne davvero.
Sentirmi libera e non in catene.

Sono andata da una psicologa e mi ha preso in terapia.

Mi ha accolto esattamente come pensavo che avrebbe fatto, ovvero non facendomi sentire strana, ma solo migliorabile.

Questa sensazione mi è piaciuta e mi ha convinto, ma devo ammettere che la terapia si sta rivelando.
...invadente...profonda...apre domande...e vasi di pandora a non finire.
Mi sembra di cercare un ago in un pagliaio e più tiro fuori cose e più vengon fuori cose.
Le ho espresso subito questo mio disagio, ovvero il rendermi conto che non c'è una direzione ... in questa cosa che per me è assai sconosciuta (la psicoterapia).

Sinceramente esco dalle sedute molto rilassata, benchè certa che nel pentolone c'è ancora un polentone non molto appetibile da travasare.

"E normale" dice lei " che all'inizio non ci sia direzione. bisogna trovarla."

E ovvio: se la strada fosse chiara non sarei approdata lì, ma questa incertezza mi infastidisce.
E per di più mi fa dubitare che non sia uno spreco di tempo e danaro.
Staremo a vedere.

Forse dovrei  essere così brava da iniziare fin d'ora a fare una cernita di cose e pensieri.
Per esempio so benissimo che tutto quello che adesso sto passando ha radici profonde.
E' utile scavare?
E' effettivamente utile disseppellire ciò che il tempo, per sua natura e istinto, ha voluto seppellire?

Mi chiedo se non sia più saggio andare al dunque e rispondere ad una semplice domanda.

Perchè io oggi ho una sensazione così intensa di non poter avere il controllo sull'ansia e la paura?
Perchè non riesco a governarla?
Perchè prevalica?

Okkei, lo so che ho una fragilità inespressa, lo so che indosso una corazza coiriacea a scopo preventivo, lo so che dall'infanzia ci sono stati un sacco di condizionamenti familiari che mi hanno portato ad essere quella che sono.
Lo so.
E' inutile stare a rivangare.
Lo so, perbacco.

Ma ora, adesso, esattamente in quest'istante...perchè mai non posso fare come voglio io? A modo mio?
E invece devo fare tutto a modo suo?
Al modo di .... ANSIA?

Le risposte alla prossima puntata.
Anzi, mi sa che la prossima seduta la inizio così.

sabato 11 dicembre 2010

Lettera ad Ansia, detestabile compagna di stanza

Ciao Ansia,
è da un po' che conviviamo e voglio essere franca con te, come tu lo sei con me.
Stai invadendo il mio spazio.
Non è divertente incontrarti in ogni angolo della casa.
Non è bello che mi segui sul lavoro.
E poi chiedi troppo.
Chiedi un'agenda sempre in ordine, una casa pulita, una Lady sempre in ordine e sempre col sorriso e possibilmente mai arrabbiata.
Chiedi silenzio ma offri trambusto.
Chiedi sonno ma regali insonnia.
Chiedi cibo ma vuoi il peso forma.
Chiedi troppo di tutto e il contrario di tutto.
Sei decisamente una coinquilina invadente ed eccessivamente esigente.
E non paghi nemmeno l'affitto.
Volevo fosse chiara una cosa: non comandi tu.
Possiamo convivere civilmente se vuoi.
Puoi, al limite, far discretamente presente il tuo parere, quando proprio lo ritieni indispensabile, ma nulla più.
Non cederò alle lusinghe di una pillola rossa o di una pillola blu, solo perchè tu vuoi fare i tuoi comodi in mia assenza.
Puoi restare se vuoi, buona in un angolo, però, e fare quel che devi fare solo quando ce n'è effettivamente bisogno.
Anche perchè, Ansia, te lo dico col cuore: tu esageri troppo spesso.
Non va bene, perdi di vista il tuo scopo, il tuo obbiettivo.
Parli a sproposito e ti rendi inadatta alle situazioni.
Ma forse, con un po' di pazienza possiamo migliorarci entrambe.
Sarà un duro lavoro ma possiamo farcela.

Senza rancore.

Lady